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Bar e ristoranti chiusi: crollano i fatturati dell’industria alimentare - 12 Maggio 2020

Bar e ristoranti chiusi: crollano i fatturati dell’industria alimentare - 12 Maggio 2020

Author: SUPERUSER ACCOUNT/martedì 12 maggio 2020/Categories: Home Page Dolcitalia, News Dolcitalia

Secondo i dati dell’Unione Italiana Food, le aziende che operano nella torrefazione, cioccolateria, surgelati e nella pasticceria hanno visto un calo dei fatturati intorno al 40%.




Numeri pesantemente negativi per i fatturati dell’industria alimentare a causa della chiusura di bar e ristoranti. Secondo i dati dell’Unione Italiana Food, nata dalla fusione di due delle più rappresentative associazioni di categoria dell’alimentare italiano, AIDEPI (Associazione delle Industrie del Dolce e della Pasta Italiane) e AIIPA (Associazione Italiana Industrie Prodotti Alimentari), solo nei primi due mesi di lockdown la perdita è stata di 1 miliardo di euro, cifra che crescerà fino a 4 miliardi nei prossimi mesi.

A FIANCO DELLA FIPE PER LA RIAPERTURA DEI PUBBLICI ESERCIZI

L’Unione Italiana Food ha deciso di appoggiare la battaglia condotta fino a questo momento da Fipe, che da settimane chiede tempi certi e rapidi per la riapertura in sicurezza del settore«Nonostante spesso si pensi che tutto il settore dell’alimentare abbia avuto buoni risultati perché non ha subìto le chiusure, molte aziende del settore hanno visto però chiudere il loro unico canale distributivo: pensiamo alle torrefazioni, che non hanno la distribuzione nei supermercati e negozi di alimentari, o alla cioccolateria di alta gamma, ai gelati, alle croissanterie industriali, ai surgelati e così molti altri – dichiara Mario Piccialuti, Direttore di Unione Italiana Food-. Stiamo ancora contando i danni, pesantissimi, che abbiamo accusato dalle mancate vendite del periodo pasquale, con colombe (-33 milioni di euro) e uova di cioccolata (-88 milioni di euro) in perdita fino al 40 per cento

Decine di aziende hanno da mesi interrotto completamente la loro attività perché non hanno sbocco sul mercato se i pubblici esercizi rimangono chiusi: ristorazione, bar, catering, oltre a offrire servizi a tutti i loro clienti, rappresentano anche un canale di vendita indispensabile per l’economia dell’alimentare. Abbiamo retto molto a lungo, non riusciremo oltre».

Unione Italiana Food e Fipe, oltre a chiedere una riapertura rapida dei pubblici esercizi, invitano il governo a dettare regole uniformi su tutto il territorio nazionale, per evitare che ciascuna Regione adotti un’ordinanza differente: «Ben vengano le ripartenze diversificate a seconda dell’incidenza dei contagi – affermano all’unisono Piccialuti e Roberto Calugi, Direttore Generale Fipe –, ma tutte le Regioni devono attenersi a linee guida comuni. Altrimenti sarebbe il caos».

 

Articolo tratto da: Foodserviceweb.it



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