In attesa del report sulle 200 maggiori catene di ristorazione USA, il portale Nation's Restaurant News ha pubblicato la lista dei 10 format che hanno visto crescere maggiormente il fatturato nel corso del 2018.
Tra pochi giorni, il portale numero uno della ristorazione Made in USA, Nation’s Restaurant News, pubblicherà il tanto atteso report annuale sulle maggiori 200 catene di ristorazione USA per fatturato, che segue quello della società leader del consulting per il foodservice Technomic, pubblicato ad Aprile.
Forse per ingannare l’attesa e soddisfare parzialmente la curiosità dei propri utenti, il portale ha deciso di pubblicare un anteprima con le dieci catene cha hanno visto maggiormente crescere il proprio fatturato tra il 2017 e l’anno scorso. Probabilmente ci vorranno parecchi anni per vedere una di questi format in Italia, e alcuni sicuramente non varcheranno mai i confini italici, ma osservarne le performance potrebbe regalare interessanti spunti per far crescere il proprio, di business.
Posizione 10: BLAZE PIZZA +17,1%
La catena californiana fondata nel 2001, che vede tra i suoi investitori niente di meno che la superstar NBA LeBron James e che conta attualmente più di 30 locations ha impostato la propria strategia sulle aperture nei terminal aeroportuali, campus universitari e strutture sportive.
Posizione 9: JERSEY MIKE’S SUBS +17,8%
Questa catena di sandwich è stata fondata nel lontano 1956 e conta attualmente oltre 1’500 ristoranti, tra cui 3 in Australia e 2 in Canada. Il popolo americano sembra apprezzare particolarmente il fatto che i salumi, la carne e i formaggi che compongono il panino, vengano affettati al momento.
Posizione 8: TROPICAL SMOOTHIE CAFE +20,3%
Nelle oltre 700 locations di questo format nato in Florida si cavalca ovviamente alla grande il trend salutista, che vede negli USA il proprio epicentro. TSC è stata la prima catena in USA a commercializzare i prodotti plant based di Beyond Meat, che hanno arricchito l’offerta di panini, la quale ha da sempre affiancato quella dei centrifugati di frutta e verdura.
Posizione 7: TRUE FOOD KITCHEN +22,2%
Salutismo, anche se in termini ancora più elevati per questo piccolo format (26 locations), fondato non da uno chef bensì da un dottore di medicina integrativa. Per parola del suo fondatore, la missione della catena è “Preparare del cibo che ti faccia stare meglio, non peggio”. I risultati per il momento gli danno ragione.
Posizione 6: RAISING CANE’S CHICKEN FINGERS +22,5%
441 locations tra USA, Medio Oriente e Golfo Persico in 23 anni di attività. I segreti del successo del format? Freschezza e semplicità. La catena vende esclusivamente bastoncini di pollo, freschi e mai surgelati, proponendoli in 4 diversi “combo”. That’s it.
Posizione 5: THE HABIT BURGER GRILL +22,9%
Il format di hamburgeria, balzato recentemente agli onori della cronaca per essere stata la prima catena ad alzare i prezzi per il delivery, pare abbia tratto giovamento dal fatto di essere stata definita negli anni scorsi “La miglior hamburgeria degli USA.”
Posizione 4: LAZY DOG +27,1%
Si colloca ai piedi del podio la catena californiana specializzata in cibo americano con un forte orientamento alla stagionalità. Il vero punto di forza della catena? La politica e i menu dog friendly. Eh si perchè in tutti i ristoranti è possibile mangiare in compagnia dei propri amici a quattro zampe. Letteralmente.
Posizione 3: SHAKE SHACK + 27,8%
La perfetta incarnazione del sogno americano. Da un carretto di hot dog nel centro di New York nel 2001 alla quotazione in borsa nel 2015, con 250 locations in tutto il mondo. Serve altro?
Posizione 2: FIRST WATCH +33%
“La miglior catena per la colazione degli USA”. Così è stata definita da un indagine condotta da Consumer Reports su un campione di 150’000 persone. Qualità e varietà dell’offerta ed eccellenti livelli di servizio stanno decretando il successo del format
Posizione 1: MOD PIZZA +44,7%
Stacca nettamente tutti posizionandosi sul gradino più alto del podio la catena di pizzeria che conta attualmente più di 400 locations in USA e UK. Aldilà della possibilità di personalizzare a proprio piacimento la propria pizza, il vero punto di forza del format sembra essere le politiche adottate per il personale e per le comunità locali: a tutti i dipendenti viene garantito un salario ben oltre la media e gli incassi del giorno dell’inaugurazione di ciascun punto vendita sono donati in beneficenza ad un ente locale no profit. Avanti così.
Antonio Iannone
Articolo tratto da: Foodserviceweb.it