Il Presidente di Federalimentare Ivano Vacondio spiega perchè i dazi americani minacciati da Trump potrebbero diventare un'occasione per le imprese italiane.
L’Italia deve puntare sull’export, che rappresenta oggi il volano del Paese. Lo deve fare perché i consumi interni sono negativi e non si riprenderanno tanto presto, ma soprattutto perché i prodotti made in Italy sono eccellenze create dalle nostre industrie, con un know-how unico, richieste in tutto il mondo.
Il settore alimentare è il nostro ‘petrolio’ eppure la politica e le istituzioni sembrano non riuscire a vedere quella che è un’evidenza sotto gli occhi di tutti. A dimostrarlo ci sono i numeri: quelli del fatturato (l’industria alimentare ha registrato un +5,5% ad aprile 2019 sullo stesso mese 2018), ma soprattutto quelli dell’export, in cui la nostra industria ha segnato nel primo trimestre 2019 un aumento del 7,9% sui primi tre mesi 2018. È proprio l’export la leva su cui insistere per raggiungere obiettivi importanti, come i 50 miliardi di fatturato nel giro di poco tempo e l’espansione del nostro made in Italy su nuovi mercati. Per far questo, però, c’è bisogno che la politica ci accompagni sui mercati emergenti, dove abbiamo spazi di crescita enormi, attraverso gli accordi bilaterali. Ceta, Mercosur e Jefta, solo per citarne alcuni, sono gli strumenti essenziali per continuare a crescere (l’industria alimentare è in controtendenza rispetto al resto del totale industria) e per combattere i dazi, intensificando così gli scambi con paesi terzi.
Sui dazi USA, altra grande questione di questi tempi, ho un approccio ottimista e pragmatico. Sono ben consapevole del problema che potrebbe porsi se entrassero in vigore: l’America a oggi rappresenta per il settore alimentare italiano il primo mercato extraeuropeo e il secondo dopo la Germania a livello mondo. Sono anche convinto, però, che le barriere proposte da Trump potrebbero rappresentare per il nostro Paese un’opportunità di aprirci verso nuovi mercati.
Non solo: sono altrettanto certo che la politica daziaria non potrebbe mai affossare il nostro export perché chi acquista prodotti italiani non lo fa per i prezzi bassi, ma per la qualità impareggiabile del cibo made in Italy. Infatti, persino gli USA, mentre affermano di voler imporre i dazi sui nostri prodotti alimentari, rappresentano il Paese che più di tutti produce Italian sounding, basato proprio sull’imitazione delle nostre eccellenze (celebre il parmesan).
Ivano Vacondio
Presidente Federalimentare
Articolo tratto da: Foodweb.it