La facciata in ferro battuto, il verde verticale, la grande vetrata che incornicia l’ortofrutta: Coop Lombardia ha realizzato un punto vendita che merita di essere visto e raccontato.
Premessa: se oltre ad essere addetti ai lavori, siete anche appassionati di retail, non leggete questo articolo. Piuttosto, prendetevi il tempo sufficiente per visitare di persona il superstore che Coop Lombardia ha aperto lo scorso ottobre a Busto Arsizio (Va), in viale Duca d’Aosta. Un punto vendita di 2.500 mq, costato 18 milioni di euro.
Coop Lombardia poteva spenderne meno. Sarebbe bastato non rialzare il negozio rispetto al livello stradale, il che è servito a dare al sottostante parcheggio un accesso ampio e luminoso. Oppure non badare ad aspetti che possono apparire secondari (ma se siete appassionati di retail, sapete bene che questo è un mestiere fatto di dettagli). Per esempio l’ingresso del punto vendita, attentamente allineato con via Zappellini, strada che parte in perpendicolare dal lato opposto di viale Duca d’Aosta e conduce nel vicino centro storico di Busto Arsizio. Una soluzione progettuale adottata dall’architetto Nicola Marinello, a simboleggiare che il negozio si inserisce in maniera rispettosa nella trama edilizia cittadina.
Alla stessa logica risponde l’idea di collocare – sulla facciata principale, che guarda ad ovest, e su quella opposta – una struttura in ferro battuto che interpreta in chiave contemporanea i motivi in stile Liberty che ornano le cancellate di Villa Ottolini-Tosi, edificio di inizio secolo scorso assai noto a Busto. Anche ricoprire di piante le pareti esterne a nord e sud non era indispensabile, per quanto aiuti ad abbattere – secondo quanto dichiarato dalla cooperativa – la temperatura di circa il 50% sulle facciate e sul tetto durante il periodo estivo, mantenendo invece il calore all’interno dell’edificio nel periodo invernale.
E visto che ci siamo, tra le scelte volute e non obbligate, la più evidente è quella di ruotare la piastra, con le casse sul lato nord, lasciando all’ortofrutta – primo reparto con cui inizia il percorso del consumatore – lo spazio migliore, incorniciato dalla grande vetrata sulla facciata principale. I flussi in uscita nelle ore di punta saranno probabilmente meno scorrevoli, ma gli appassionati di retail – e non solo loro – apprezzeranno l’idea di mettere in vetrina una sorta di mercato del fresco, ricco di colori, e di poter fare la spesa con tanta luce naturale, godendo di una vista dall’alto del viale alberato.
Daniele Ferrè, Presidente di Coop Lombardia e bustocco doc, ha spinto i progettisti ad osare, per avere un punto vendita che segnasse l’inizio di un nuovo capitolo della storia iniziata oltre 130 anni fa, quando a Busto Arsizio nacque la cooperativa Figli del lavoro. La struttura commerciale e marketing di Coop Lombardia ha fatto il resto, disegnando una sequenza di banchi serviti – collocata a sud, quindi sul lato opposto rispetto alle casse – che vede in successione pescheria, macelleria, gastronomia, panetteria, con un’offerta profonda e arricchita da referenze premium. I materiali, le finiture, le scaffalature scure, l’impianto di illuminazione con dimmer (dispositivi per variare l’intensità della luce, così da rendere alcune zone più ‘calde’ altre più ‘fredde’): tutto è stato declinato in modo tale da dare un’immagine curata e accogliente.
Tra i reparti a libero servizio, va segnalata la cantina: ha una posizione di grande visibilità, tra ortofrutta e pescheria, e si presenta al meglio anche nel proporre un’ampia varietà di birre. L’attenzione ai localismi e alle esigenze contemporanee – vedi il sushi preparato al momento nel corner a insegna Warai – è coerente con un negozio che vuole essere un punto di riferimento in un bacino di circa 20mila persone in un raggio di 7 minuti. E per raggiungere lo scopo è necessario far percepire anche la convenienza. Ed ecco l’alternanza di gondole lunghe con altre leggermente più corte, in modo da poter inserire isole promozionali impattanti, che punteggiano il percorso d’acquisto.
Ma non di soli sconti vive il consumatore: il CafféIn propone una pausa a base di caffetteria, primi e secondi piatti, contorni, dessert. Ed è collocato in modo tale da essere accessibile sia dall’interno, sia dall’esterno del perimetro dell’area commerciale. L’ennesimo accorgimento che rende il superstore Coop di Busto Arsizio un punto vendita che qualsiasi appassionato di retail dovrebbe vedere.
Articolo tratto da: Gruppofood.com