Il prossimo 5 febbraio si celebra la giornata contro lo spreco alimentare. Un fenomeno, purtroppo, di proporzioni enormi, considerando che circa un terzo del cibo prodotto a livello globale non viene mangiato, ma viene gettato via o si perde lungo la filiera: una quantità sufficiente a sfamare 4 volte le oltre 820 milioni di persone malnutrite o che non hanno accesso al cibo nel mondo.
Anche in Italia la quantità di cibo che viene gettata è piuttosto elevata, circa 65 kg per abitante. Uno spreco di alimenti che si traduce anche in spreco di risorse naturali, basti pensare che solo la frutta e verdura che buttiamo ogni anno, i prodotti più gettati, per essere prodotta, ha richiesto oltre 73 milioni di metri cubi di acqua, la stessa quantità che potrebbe soddisfare il fabbisogno di acqua potabile di tutti gli abitanti della Lombardia. Per sensibilizzare i cittadini su questo tema Fondazione Barilla ha organizzato a Parma la mostra Noi, il cibo, il nostro Pianeta: alimentiamo un futuro sostenibile.
Creata in collaborazione con National Geographic Italia, Sustainable Development Solutions Network Mediterranean, Madegus e Civicamente, col contributo di un comitato scientifico multidisciplinare, la curatela di Codice Edizioni e il patrocinio del Comune di Parma, la mostra, gratuita e aperta fino al prossimo 13 aprile, nasce per mettere evidenziare il ruolo fondamentale che la cultura del cibo riveste nell’evoluzione della nostra società e come scelte alimentari più sostenibili, dalla produzione al consumo, possano favorire il nostro benessere e, più in generale, quello del Pianeta.
Tutto ciò attraverso un percorso espositivo digitale e multidisciplinare che si sviluppa in più parti. Si comincia con l’area interattiva presso gli spazi della Galleria San Ludovico, dove si parte per un viaggio virtuale che punta a evidenziare i paradossi globali del sistema alimentare, quali fame vs obesità, perché per ogni persona malnutrita nel mondo ce ne sono due che sono obese o sovrappeso, cibo vs carburante, considerando che un terzo del raccolto di cereali viene utilizzato per dare da mangiare agli animali o per produrre i biocarburanti, nonostante il problema della fame e della malnutrizione, e spreco vs fame, che sottolinea l’entità dello spreco a fronte delle oltre 820 milioni di persone malnutrite in tutto il mondo.
Al tempo stesso vengono esplorate anche i legami che il cibo ha con il mondo che ci circonda, analizzando il rapporto tra cibo e cultura, cibo e città e del legame tra cibo e gli obiettivi di sviluppo sostenibile, fino alla sezione dedicata al Piatto Virtuale, che permette di scoprire se la nostra dieta è effettivamente sostenibile, per noi e per l’ambiente.
Il percorso prosegue nella seconda area della mostra, presso i Portici del Grano, dove sono esposti gli scatti realizzati da fotografi di National Geographic Italia e dedicati ai mille volti delle culture del cibo nel mondo. Infine, una terza area dedicata ai ragazzi e alle scuole, con laboratori e momenti ludico didattici pensati per consolidare ulteriormente le loro le loro conoscenze sul tema.
COME PARTECIPARE
La mostra Noi, il cibo, il nostro Pianeta si tiene presso la Galleria San Ludovico a Parma (Borgo del Parmigianino, 2). È gratuita ed è visitabile tutti i giorni fino al 13 aprile. Per le prenotazioni e altri dettagli, visitare il sito: www.noiilciboilpianeta.it/parma2020
Articolo tratto da: bargiornale.it