Acquisita la maggioranza di Dulcioliva (8 milioni di fatturato, di cui oltre il 30% all'estero).
Investiti 3 milioni per lo stabilimento di Cremona.
Cioccolatini Dulcioliva da Sperlari
Entrare a testa alta nel mercato del cioccolato, ampliando la gamma del portafoglio legato alla tradizione, per allargare la presenza in Italia e soprattutto all'estero. Piergiorgio Burei, ceo Sperlari, descrive l'obiettivo con cui la sua azienda - leader in Italia nel mercato della confectionery - ha acquisito la maggioranza di Dulcioliva, azienda storica piemontese, 8 milioni di fatturato - di cui oltre il 30% all'estero - e quasi cento anni di esperienza nel settore delle specialità al cioccolato. Lo stesso giorno della firma dell'acquisizione (il closing avverrà tra qualche mese) il ceo annuncia un investimento extra da 3 milioni per lo stabilimento di Cremona, finalizzato prevalentemente all'ammodernamento delle linee produttive.
«In questi anni - spiega Burei - abbiamo lavorato molto per allargare il canale statunitense e canadese, lo scorso Natale siamo arrivati anche in Giappone: raggiungere questi mercati con prodotti che non siano strettamente legati alla tradizione per noi è un salto importante»
L’accordo (Sperlari è stata assistita nell'operazione da Brera Financial Advisory in qualità di advisor finanziario e da Chiomenti per gli aspetti legali) prevede una sorta di partnership con i nipoti dei fondatori, Luigi e Giuseppe: quest'ultimo continuerà a guidare l'azienda. Sperlari - che fino ha oggi ha vantato una posizione di leadership su prodotti stagionali come torrone e mostarda, dolcificanti e caramelle - potrà contare su un ampio portafoglio di specialità: Dulcioliva è infatti leader mondiale dei Cuneesi, accanto ad altri prodotti come tartufi, gianduiotti, praline, creme spalmabili, tavolette.
Fondata nel 1924, oggi Dulcioliva dispone di un moderno stabilimento di 3mila mq di superficie, dotato di impianti tecnologicamente all'avanguardia “Abbiamo puntato su Dulcioliva perchè si tratta di una azienda che cresce, profittevole, centrata sulla innovazione e che sta entrando in tanti segmenti importanti”, commenta Burei.
«La decisione di lavorare insieme a Sperlari è una scelta che abbiamo compiuto con entusiasmo – dichiara Giuseppe Oliva, nipote dei fondatori – perché da subito è emerso quanto le due aziende siano affini in termini di valori e complementari dal punto di vista del portafoglio. Accanto all'attenzione a tradizione e qualità, la nostra azienda ha scelto da tempo di non utilizzare additivi artificiali, conservanti, grassi vegetali idrogenati e grassi animali diversi dal burro di cacao e in questo c'è una straordinaria sinergia con Sperlari, che ha abbandonato l'utilizzo della gelatina animale in tutti i suoi prodotti made in Italy».
In linea con questi valori, Sperlari ha intrapreso un percorso di sostenibilità con l'obiettivo di offrire al consumatore prodotti rispettosi dell'ambiente e degli animali. Per questo motivo l'azienda ha deciso di eliminare la gelatina animale da tutte le sue marche di caramelle - Sperlari, Galatine, Saila, Dietorelle - realizzate da sempre nei suoi quattro stabilimenti italiani, oltre alla riduzione della plastica nel packaging.
Articolo tratto da: Il Sole 24 Ore